Papa Francesco prega per i martiri nel video di marzo: la loro testimonianza “è una benedizione per tutti”

Regina Lynch, Presidente Esecutivo di ACN International: “Garantire il diritto di praticare la fede è fondamentale, come componente della dignità di ogni essere umano”

ACS, 27 febbraio 2024 – “Il coraggio dei martiri, la testimonianza dei martiri, è una benedizione per tutti”, riflette il Santo Padre nel messaggio per il Video del Papa di marzo. Questo video è promosso dalla Rete Mondiale di Preghiera, in collaborazione con la fondazione pontificia Áid to the Church in Need (ACN), che sostiene i cristiani ovunque siano perseguitati, discriminati o bisognosi attraverso l’informazione, la preghiera e l’azione.

Millioni di Cristiani in tutto il mondo vivono in paesi in cui la libertà religiosa non è rispettata e possono essere soggetti a discriminazioni e persecuzioni. Nel videomessaggio del Papa si ricordano queste comunità cristiane e si citano esempi di coraggio, come quello del primo Servo di Dio pakistano – Akash Bashir – morto quasi 20 anni fa, nel 2015, per sventare un attentato terroristico contro una chiesa di Lahore piena di fedeli.

Loro ci mostrano la strada

Papa Francesco continua nel suo messaggio: “Fratelli, sorelle, ci saranno sempre martiri in mezzo a noi. Questo è un segno che siamo sulla strada giusta”. Il fatto che ci siano martiri significa che ci sono persone che hanno rischiato la vita per seguire Gesù, per vivere secondo il suo messaggio e incarnare il suo Vangelo di amore, di pace e di fraternità nel mondo. Non lo hanno né rinnegato né dimenticato, ma sono rimasti saldi nella loro fede, dimostrando così la loro fedeltà a Gesù Cristo.

“Una persona che lo sa mi ha detto che ci sono più martiri oggi che all’inizio del cristianesimo”, aggiunge Papa Francesco, sottolineando come la questione dei cristiani perseguitati e di coloro che danno la vita per la fede sia oggi di grande attualità. Solo nel 2023, Aid to the Church in Need (ACN) ha ricevuto segnalazioni in 40 Paesi di persone assassinate o sequestrate a causa della fede. La Nigeria è diventata il paese con il maggior numero di omicidi; in Pakistan, nella diocesi di Faisalabad sono state attaccate le chiese e le case dei cristiani di Jaranwala; e in Burkina Faso, i cattolici di Débé sono stati espulsi dal loro villaggio solo a causa della loro fede, solo per citare alcuni esempi.

Libertà religiosa

In questo contesto, Regina Lynch, presidente esecutivo della fondazione pontificia, dichiara: “La libertà religiosa, riconosciuta nella Dichiarazione universale dei diritti umani, è un diritto inalienabile e nessun cristiano dovrebbe perdere la vita per averla esercitata. È fondamentale garantire il diritto di praticare la propria fede come parte della dignità di tutti gli esseri umani”.

Per difendere questo diritto fondamentale, ACN pubblica il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo.

Per questo motivo, afferma che l’intenzione di Francesco di questo mese è “molto importante per incoraggiare la preghiera per le vittime delle persecuzioni, così come per sostenere coloro che subiscono discriminazioni a causa della loro fede. Inoltre, dobbiamo impegnare i politici a difendere i diritti dei più vulnerabili”.

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