Dalla caduta del regime di Gheddafi nel 2011, la Libia si trova in uno stato di caos, sull’orlo di una guerra civile. Il Paese è diviso in diversi gruppi che rivendicano il potere. Inoltre, la Libia è un corridoio per il traffico di esseri umani e di armi e una roccaforte dell’ISIS. Il mondo intero è rimasto sconvolto dall’eccesso di violenza, come nel caso della decapitazione di 30 cristiani ortodossi copti per mano dell’ISIS nel 2015.
I cristiani in Libia sono solo il 2,7% della popolazione totale. Sullo sfondo di que- Per esempio, abbiamo finanziato la partecipazione di 30 giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù con Papa Francesco a Cracovia, in Polonia, nel luglio 2016. sta caotica situazione politica, la Chiesa cattolica sta combattendo una battaglia perdente. Alcune comunità stanno aspettando una celebrazione eucaristica da ben due anni.
In Libia al momento c’è un solo vescovo, George Bugeja, che si Lamenta della difficile situazione politica e della situazione catastrofica del personale ecclesiastico. Grazie al nostro sostegno, Mons. Bugeja attualmente sta concentrando le sue risorse sugli aiuti di emergenza per i tanti africani che fuggono in Europa dopo la pericolosa traversata del deserto passando per la città di Sabha.