Quadro giuridico relativo alla libertà religiosa ed effettiva applicazione
Il Preambolo della Costituzione della Repubblica Dominicana invoca Dio, lo stemma nazionale porta al centro una Bibbia e una croce (articolo 32) e il motto del Paese è «Dio, patria e libertà» (articolo 34).
L’articolo 39 stabilisce che tutte le persone nascono libere e uguali, hanno diritto alla stessa protezione e al medesimo trattamento e godono degli stessi diritti, libertà e opportunità, senza discriminazioni in base al genere, al colore della pelle, alla religione, alle opinioni politiche o altro.
L’articolo 45 tutela le libertà di coscienza e di culto, nel rispetto dell’ordine pubblico.
In base all’articolo 55, paragrafo 4, i matrimoni religiosi hanno effetti civili nei termini stabiliti dalla legge, fatte salve le disposizioni dei trattati internazionali. Sebbene, secondo la Costituzione, lo Stato non abbia carattere confessionale, dal 1954 è in vigore un concordato con la Santa Sede, nel quale si afferma che «la fede cattolica [...] è la religione della Repubblica Dominicana e gode dei diritti e delle prerogative ad essa dovuti» (articolo 1).
In conformità con questo trattato, lo Stato riconosce la personalità giuridica internazionale della Santa Sede e di tutte le sue istituzioni e associazioni religiose, e garantisce alla Chiesa cattolica il libero e pieno esercizio del proprio potere e della propria giurisdizione spirituale, nonché il libero e pubblico esercizio del culto.
Il governo assicura l’assistenza religiosa ai membri delle forze armate (articolo 17) e si impegna ad agevolare la necessaria assistenza religiosa nelle scuole, negli ospedali e nelle carceri (articolo 19). Lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, ad eccezione degli alunni i cui genitori facciano domanda di esenzione. È inoltre riconosciuta la natura civile dei matrimoni celebrati secondo le norme del diritto canonico.
La Legge 122-05 sulla Regolamentazione e la Promozione delle Associazioni senza scopo di lucro stabilisce le procedure e i requisiti che devono essere soddisfatti affinché lo Stato riconosca le organizzazioni religiose non cattoliche e conceda loro la personalità giuridica. Una volta soddisfatti tali requisiti, le organizzazioni possono godere dello status di esenzione fiscale.
La “Legge sull’educazione generale” sostiene la libertà di istruzione, garantendo alle scuole private la possibilità di impartire un’educazione religiosa e/o morale in conformità alle proprie idee pedagogiche (articolo 24).
La Legge n. 198-11 regola i termini e le condizioni in base ai quali vengono riconosciuti gli effetti civili dei matrimoni religiosi celebrati dalle Chiese non cattoliche.
Nel maggio 2019, a seguito di una relazione favorevole della Commissione per i Diritti Umani, due bozze di proposta di legge sulla libertà religiosa sono state accorpate e poi trasformate in una terza proposta, che è stata presentata nel giugno 2021. Il testo, tuttavia, non è stato discusso. Nell'ottobre 2021, i promotori della bozza hanno esortato la Camera dei Deputati ad approvarla nella successiva sessione.
La proposta di legge conteneva diversi elementi, quali l'obbligo di registrazione per le entità religiose e le Chiese, il divieto di violazione dell'ordine pubblico, il divieto di discriminazione sulla base del credo religioso, il diritto all'obiezione di coscienza, il diritto di osservare le festività religiose e i giorni di riposo e il diritto delle organizzazioni religiose di ricevere finanziamenti pubblici.
Episodi rilevanti e sviluppi
In generale, esiste una relazione positiva tra lo Stato e le Chiese. Nel settembre 2021, ad esempio, la Tavola Rotonda sul Dialogo e la Rappresentanza Cristiana ha accolto con favore l'annuncio del Ministro dell'Istruzione di fornire copie delle Bibbie alle scuole. In ottobre, la Rete Globale delle Religioni per l'Infanzia (GNRC) ha riunito i leader religiosi per discutere di come lavorare insieme in favore dei bambini. A novembre, l'episcopato dominicano ha avanzato una proposta al governo per la creazione di un Ministero della Famiglia.
Questo rapporto di collaborazione è proseguito nel 2022. A marzo, il Ministro della Presidenza, Lisandro Macarrulla, ha partecipato al Carnevale Cristo Rey, durante il quale è stato premiato per il suo contributo alla società. Nel giugno dello stesso anno, il governo ha accettato di fornire un finanziamento al Consiglio Evangelico delle Assemblee di Dio per la costruzione di una chiesa, in riconoscimento dei suoi contributi alla società. Durante la cerimonia, i funzionari hanno sottolineato l'impegno del governo a sostenere le Chiese dominicane nelle loro opere di carità e nell'attenzione alla famiglia.
Nonostante ciò, nel periodo in esame sono emerse alcune controversie. Una di queste riguardava il piano statale che invitava i cittadini a vaccinarsi. Il programma ha ricevuto il sostegno della Chiesa cattolica e del Consiglio Dominicano di Unità Evangelica (Consejo Dominicano de Unidad Evangélica, CODUE), ma è stato criticato da altri gruppi religiosi. Con l'evolversi della pandemia, nell'ottobre 2021 sono state adottate nuove misure per contrastare la diffusione del COVID-19, come ad esempio la richiesta di una carta comprovante la vaccinazione da esibire per accedere agli spazi chiusi, con l'eccezione delle chiese.
Un'altra questione che ha fatto discutere è stata la proposta di un nuovo codice penale. Nel febbraio 2022, nel tradizionale messaggio per il Giorno dell'Indipendenza, i vescovi cattolici hanno colto l'occasione per chiedere un codice penale che condannasse l'aborto e prestasse particolare attenzione alla situazione della famiglia dominicana, importante in una società che promuove sempre più principi contrari all'unità familiare e all'istituzione del matrimonio. L’episcopato ha anche esortato al dialogo per affrontare il problema dell'immigrazione.
Un'ultima polemica ha riguardato un memorandum emesso dal Direttore Generale della Polizia Nazionale ai direttori regionali nel maggio 2022. La nota chiedeva di registrare i membri che «partecipano alle messe domenicali cattoliche e alle funzioni religiose evangeliche». Gli agenti dovevano «presentare ogni lunedì un rapporto a questo ufficio [della Polizia Nazionale] con dati sui membri, sulle chiese e immagini fotografiche delle attività». Alle accuse di un tentativo di spiare le Chiese la Polizia ha risposto dicendo che il suo scopo era solo quello di rafforzare i legami con i diversi settori della società, fermo restando il rispetto della libertà religiosa e di culto costituzionalmente protetta.
Prospettive per la libertà religiosa
Nel biennio 2021-2022, non sono stati segnalati episodi di discriminazione o violazioni della libertà religiosa. Le autorità hanno riconosciuto apertamente i contributi positivi dei gruppi religiosi al Paese.
Nonostante il memorandum della polizia, la mancanza di progressi nella legge sulla libertà religiosa e i dibattiti sulla questione dell'aborto all'interno del nuovo codice penale proposto, le prospettive per la libertà religiosa rimangono positive.