Quadro giuridico relativo alla libertà religiosa ed effettiva applicazione
Il Preambolo della Costituzione della Nazione Argentina invoca la protezione di Dio, fonte di ogni ragione e giustizia. L’articolo 2 afferma che «Il Governo Federale sostiene la fede cattolica apostolica romana». L’articolo 14 della Costituzione stabilisce che nel Paese ogni persona ha il diritto di professare liberamente la propria religione.
L’articolo 94 della Carta costituzionale argentina stabilisce inoltre che «all’atto dell’assunzione dell’incarico, il Presidente e il Vicepresidente debbano prestare un giuramento conforme al proprio credo religioso».
«I membri del clero regolare non possono essere membri del Congresso», così come indicato nell’articolo 73.
Nel maggio 2021, una proposta di legge sulla libertà religiosa è stata presentata alla Camera dei Deputati, ma al momento della redazione del presente rapporto non è ancora stata approvata. Tale proposta sviluppa l'ambito di questo diritto seguendo il percorso di altre proposte presentate negli ultimi 30 anni.
La libertà religiosa è tutelata dal sistema giuridico argentino anche in altri modi. Ad esempio, la legge sul lavoro proibisce ogni forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori, anche per motivi religiosi (articolo 17), e vieta ai datori di lavoro di chiedere ai dipendenti le loro opinioni religiose (articolo 73).
Secondo l'articolo 126 (b) della legge sull'istruzione, la libertà di coscienza degli studenti deve essere rispettata. L'articolo 128 (c) garantisce ai genitori il diritto di prendere in considerazione le loro convinzioni religiose quando scelgono una scuola o un'università per i loro figli.
L'articolo 80 (paragrafo 4) del codice penale argentino punisce l'omicidio per motivi religiosi con l'ergastolo. Secondo l'articolo 119 (comma b), nei casi di abuso sessuale, l'appartenenza al clero costituisce un'aggravante.
Per quanto riguarda le singole confessioni religiose, l'Argentina riconosce la Chiesa cattolica e le sue attività nel Paese in base a un accordo firmato con la Santa Sede nel 1966. Quest'ultimo è stato ratificato dal Congresso Nazionale argentino che, ai sensi dell'articolo 75 (paragrafo 22), ha il potere costituzionale di «approvare o respingere i trattati stipulati con altre nazioni e con organizzazioni internazionali, e i concordati con la Santa Sede». Esiste inoltre un accordo sulla giurisdizione militare e sull'assistenza religiosa pastorale nelle Forze Armate.
Secondo la legge argentina, lo Stato corrisponde gli stipendi e i benefit ad alcuni membri del clero cattolico, ma l'episcopato argentino sta gradualmente ponendo fine a tale sostegno da parte del governo.
L'articolo 146 (comma c) del codice civile e commerciale argentino specifica che la Chiesa cattolica ha lo status di persona giuridica. L'articolo 147 afferma che la Chiesa è governata dalle proprie strutture giuridiche. Altre Chiese, confessioni o entità religiose sono, ai sensi dell'articolo 148 (comma e), persone giuridiche private, e sono disciplinate dai propri regolamenti, oltre che dal codice civile e commerciale e dai propri statuti.
Per ottenere il riconoscimento legale, tutte le organizzazioni religiose devono iscriversi al Registro Nazionale delle Religioni, ad eccezione della Chiesa cattolica in quanto già riconosciuta mediante il suddetto concordato.
Alcune festività cattoliche sono considerate feste nazionali. Le persone che professano altre religioni, come l'Ebraismo o l'Islam, hanno il diritto di non lavorare nei giorni sacri per la propria fede.
Qualsiasi ministro di una religione riconosciuta ha il diritto e il dovere di non rivelare le informazioni ottenute in virtù del proprio status religioso, anche se coinvolto in un procedimento legale.
La Legge 27.678 sulle cure palliative è stata approvata nel luglio 2022. Tale norma include il rispetto delle esigenze spirituali dei pazienti.
Nel periodo in esame, sono state introdotte diverse proposte di legge che riguardano la libertà religiosa, ma non sono ancora state approvate. Una di esse, relativa ai diritti dei pazienti, sosterrebbe il diritto all'assistenza senza pregiudizi legati alle proprie convinzioni religiose (maggio 2021). Un altro disegno di legge proponeva di rendere il 31 ottobre la Giornata nazionale delle chiese evangeliche e protestanti. Diversi comuni, quali Santa Fe, Buenos Aires, Pueyrredón ed Escobar, hanno già istituito il 31 ottobre quale Giornata delle Chiese evangeliche. Un'altra proposta che riguarda gli atti discriminatori mira a definire l'interreligiosità (marzo 2022) . Una proposta di emendamento al codice penale incorporerebbe una sezione sui "Crimini contro la libertà religiosa e l'esercizio del culto" (giugno 2022) . Infine, una proposta di legge garantirebbe l'istruzione laica in tutto il Paese, mentre un'altra bozza di legge abolirebbe alcuni benefici della Chiesa cattolica, tra cui le indennità concesse ai vescovi (luglio 2022) .
Episodi rilevanti e sviluppi
In relazione all'impatto della pandemia di COVID-19 sulla libertà religiosa, tutte le attività religiose in luoghi chiusi sono state vietate in base al Decreto di Necessità e Urgenza (DNU 287/2021). I vescovi della provincia di Santa Fe hanno respinto la misura e hanno chiesto che fosse garantita la libertà religiosa. Nel maggio 2021, la polizia ha interrotto una messa all'aperto perché non rispettava le limitazioni in termini di numero di partecipanti, un'accusa contestata dal sacerdote officiante. Nel dicembre 2021, in alcune province, le autorità hanno imposto tessere sanitarie per la partecipazione a funzioni religiose; reagendo a questa disposizione, l'arcivescovo di La Plata ha osservato che non spetta alla Chiesa vietare alle persone di partecipare alla Messa o chiedere loro una prova di immunità.
A tal proposito, il Consiglio argentino per la libertà religiosa (Consejo Argentino para la Libertad Religiosa, CALIR) ha criticato le restrizioni imposte a causa del COVID-19, affermando che sono state adottate senza l'intervento del Congresso argentino. Inoltre, il Consiglio ha condannato l'impatto sul culto, sottolineando che, secondo la Corte Interamericana e la Commissione per i Diritti Umani, le misure sanitarie non possono mai portare alla sospensione dei diritti fondamentali. Il CALIR ha anche denunciato le leggi comunali che hanno vietato le funzioni religiose la domenica 12 settembre, giorno delle elezioni e osservato che il lasciapassare sanitario potrebbe costituire un nuovo ostacolo all'attività religiosa.
Nel maggio 2021, il Presidente Alberto Fernández ha reso visita a Papa Francesco in Vaticano.
Durante il periodo in esame, sono stati attaccati diversi luoghi di culto.
Nel giugno 2021, due chiese evangeliche sono state vandalizzate durante una marcia del movimento "Ni una menos" (Non una [donna] di meno). Il Consiglio argentino per la libertà religiosa ha descritto gli incidenti come atti criminali ed espressione di intolleranza.
A luglio, la legislatura di Buenos Aires ha reso omaggio alle vittime dell'attentato del 18 luglio 1994 a un centro comunitario ebraico di Buenos Aires, l’Associazione Mutualità Israelita Argentina (Asociación Mutual Israelita Argentina, AMIA). Il Presidente non ha partecipato alla cerimonia commemorativa, ma ha ricevuto una delegazione dell’associazione alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale. Fernández non ha neanche partecipato alla commemorazione del 30° anniversario dell'attacco all'ambasciata israeliana nel 1992.
Dopo un ciclo di colloqui tra leader politici e religiosi, il Ministro dello Sviluppo Sociale ha incontrato l’episcopato cattolico nell'agosto del 2021, durante il quale ha riconosciuto l’importante lavoro pastorale della Chiesa cattolica in tempi di crisi e ha espresso il desiderio di una maggiore collaborazione.
Nell'agosto del 2021, sono stati fatti dei graffiti sulla cattedrale di Buenos Aires. L'associazione Rispetto Religioso (Respeto Religioso) ha espresso rammarico per il fatto che i funzionari del governo non abbiano condannato l'atto, né ha annunciato l'intenzione di presentare una denuncia penale.
A settembre, il tabernacolo della Chiesa di San Marón a Buenos Aires è stato profanato e nel luogo di culto sono stati rubati vari oggetti religiosi. Alla Camera dei Deputati sono state presentate delle risoluzioni per esprimere la condanna di tali atti di vandalismo. Sempre a settembre, una statua della Vergine è stata decapitata ad Añatuya e il cimitero locale è stato danneggiato.
Nello stesso mese, l'Alleanza Cristiana delle Chiese Evangeliche della Repubblica Argentina (Alianza Cristiana de Iglesias Evangélicas de la República Argentina, ACIERA) ha denunciato dei graffiti nazisti su una chiesa evangelica. Simili atti di vandalismo sono stati segnalati nel cimitero ebraico di Tablada, con il furto di oggetti e il danneggiamento di lapidi, criticati dall’Associazione Mutualità Israelita Argentina (Asociación Mutual Israelita Argentina, AMIA .
In ottobre, la Conferenza episcopale argentina ha condannato le bestemmie pronunciate contro la Vergine Maria nell'opera "Theodora", messa in scena al teatro Colón di Buenos Aires.
Sono state segnalate anche interferenze del governo nelle questioni religiose. In ottobre, il CALIR ha chiesto al Congresso di sospendere l'approvazione della Convenzione interamericana contro ogni forma di discriminazione e intolleranza, sostenendo che: «Per il modo in cui è stata concepita, la Convenzione può diventare uno strumento capace di limitare fortemente alcune libertà fondamentali, quali le libertà di religione, di espressione e di istruzione».
A novembre, i leader cattolici ed evangelici hanno condannato un discorso blasfemo presentato all'Istituto di formazione per insegnanti Monte Quemado, nella provincia di Santiago del Estero, che suggeriva che Maria Maddalena avesse cercato di avere rapporti sessuali con Cristo su istigazione degli apostoli.
Nello stesso mese, un gruppo di persone ha interrotto violentemente una messa nella cappella di San Martín de Porres, nella città di Paraná. Durante l'incidente, il gruppo ha insultato e picchiato il sacerdote officiante e ha minacciato i parrocchiani. Il motivo di tale gesto parrebbe essere il successo della riappropriazione legale di un edificio di proprietà dell'Arcivescovado di Paraná, che era stato occupato illegalmente per anni.
Nel novembre 2021, una reliquia di San Giovanni Paolo II è stata rubata dalla Basilica del Santissimo Sacramento a Buenos Aires.
Nel dicembre 2021, il Presidente della Conferenza episcopale cattolica, monsignor Óscar Ojea, ha incontrato il Presidente Fernández per discutere, tra le altre questioni, della crisi sociale nel Paese e dell'aumento della povertà.
Nel gennaio 2022, la Delegazione delle Associazioni Ebraiche dell'Argentina (Delegación de Asociaciones Israelitas Argentinas, DAIA), un'organizzazione ombrello ebraica, ha condannato la pubblicazione sui social media di una foto del sindaco di Sauce Viejo che imitava Adolf Hitler.
Nello stesso mese, un individuo ha distrutto le sculture di Cristo crocifisso, Sant'Anselmo e la Vergine Maria in una chiesa cattolica della città di Pehuajó.
A febbraio, a seguito di un’ondata di attacchi ai luoghi di culto, la Corte di Cassazione della provincia di Entre Ríos ha confermato la condanna di un uomo processato con l'accusa di persecuzione razziale e religiosa per aver scritto graffiti antisemiti in una sinagoga.
A marzo, dopo l'inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio, diversi gruppi religiosi si sono riuniti per pregare per la pace.
Nello stesso mese, il governo di Buenos Aires ha invitato l'Alleanza Cristiana delle Chiese Evangeliche della Repubblica Argentina a partecipare a un Forum Interreligioso e Sociale previsto per ottobre 2022.
Sempre a marzo, un uomo, presumibilmente insieme ad altre persone, ha attaccato una chiesa evangelica e il suo pastore con dei mattoni, credendo che quest'ultimo avesse indotto un parente a tentare il suicidio.
Sempre a marzo, nella città di Luján, una chiesa evangelica è stata vandalizzata durante le marce tenutesi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, un atto che è stato condannato dall'Alleanza Cristiana delle Chiese Evangeliche della Repubblica Argentina . Anche a Neuquén sono stati danneggiati la porta e i muri della Cattedrale di Maria Ausiliatrice.
Ad aprile, una folla ha attaccato la principale chiesa ortodossa russa dell'Argentina in seguito all'invasione dell'Ucraina, gridando slogan contro Vladimir Putin.
A maggio, un uomo armato ha fatto irruzione in una chiesa evangelica durante una celebrazione religiosa e ha puntato una pistola contro il pastore.
Nello stesso mese, il responsabile della Direzione della Religione della città ha partecipato a un incontro di pastori e leader evangelici, mettendo in evidenza il lavoro dell’organismo.
A giugno, in occasione di un nuovo anniversario di "Ni Una Menos", alcuni luoghi di culto di diverse fedi sono stati nuovamente attaccati.
Il 10 giugno, il direttore generale delle Entità e delle Religioni della città di Buenos Aires ha sottolineato l'importanza del dialogo interreligioso, osservando che è fondamentale per la convivenza civile.
Sempre a giugno, il CALIR ha denunciato il presidente del Tribunale Superiore di Giustizia, che è anche membro del Consiglio Giudiziario della provincia di Río Negro, dopo che questi aveva posto domande sulle loro convinzioni religiose a dei candidati per alcune posizioni all’interno dell'Ufficio del Procuratore nella città di Cipoletti. Il giudice si è giustificato dicendo che tali convinzioni avrebbero influenzato «l'indipendenza dei giudici». A marzo, il Consiglio argentino per la libertà religiosa aveva anche avvertito che i Comuni stavano oltrepassando la loro autorità preparando registri religiosi comunali, dato che esisteva già un registro nazionale.
Nel luglio 2022, si sono tenute cerimonie per celebrare il 28° anniversario dell'attentato all'Associazione Mutualità Israelita Argentina. Diversi gruppi hanno rinnovato la loro richiesta di giustizia in questo caso, che non è ancora stato completamente chiarito. Nello stesso mese, il presidente della Delegazione delle Associazioni Ebraiche dell'Argentina e il sindaco della città di Salta hanno concordato di lavorare insieme per combattere l'antisemitismo.
Durante il periodo in esame, la Chiesa cattolica ha partecipato a dibattiti pubblici riguardanti questioni attuali che interessano il Paese, come la raccolta di fondi per aiutare gli immigrati e i bisognosi. Nel giugno 2021, ha chiesto la fine del lavoro minorile e ha espresso la propria preoccupazione per le iniziative del governo in materia di biocarburanti, considerandole un passo indietro in termini di politica ambientale. Sempre nel mese di giugno, l’ufficio della Conferenza episcopale per la pastorale per gli indigeni ha reagito ad alcune dichiarazioni del Presidente che stigmatizzavano i primi popoli del Paese. Così facendo, ha espresso il proprio sostegno per un'Argentina multiculturale, senza esclusioni. In agosto, la Chiesa si è espressa a favore della salute mentale. In un Paese che sta affrontando la piaga della droga, i vescovi hanno osservato che la soluzione sta nel creare opportunità, non nel legalizzare la cannabis. A novembre, i vescovi hanno rinnovato il loro sostegno ai popoli indigeni e alle loro rivendicazioni.
Nel 2022, la Chiesa cattolica ha continuato a svolgere un ruolo attivo nella vita della società argentina. A marzo, i vescovi della provincia di Chubut hanno chiesto di intervenire nel settore dell'istruzione, dal momento che gli studenti locali non erano riusciti a completare un intero anno scolastico in classe dal 2018, e a luglio la Chiesa ha richiamato l'attenzione sull'aumento dell'inflazione, esortando i leader politici ad assumersi la responsabilità. L’episcopato ha altresì espresso preoccupazione per il numero crescente di persone che si rivolgono alle mense dei poveri e ha chiesto che alle persone sia permesso di vivere con dignità e con il frutto del proprio lavoro.
Prospettive per la libertà religiosa
Sebbene la libertà religiosa sia garantita e generalmente rispettata in Argentina e le comunità religiose partecipino attivamente alle problematiche della società, il periodo in esame è stato caratterizzato da un'impennata di violenze contro gli appartenenti alle comunità religiose - incluso il clero - i luoghi di culto e i sentimenti religiosi. Allo stesso tempo, alcune misure legislative, tra cui le restrizioni imposte a causa del COVID-19, i registri religiosi comunali e le prove di pregiudizi antireligiosi presso la Corte Superiore di Giustizia, indicano segnali preoccupanti. La combinazione di violenze sociali e timori governativi suggerisce che le prospettive della libertà religiosa siano peggiorate e debbano essere tenute sotto osservazione.