Il Sudan è un Paese a prevalenza musulmana, nel quale fino a un milione di cristiani sono discriminati. Ogni giorno, i cristiani sono sottoposti a una forte pressione. L’ACN aiuta la Chiesa in primo luogo nella formazione religiosa, nonché nell’aiuto umanitario nei campi profughi.
A causa della scarsità di sacerdoti e delle parrocchie spesso molto distanti l’una dall’altra, nelle diocesi del Sudan meridionale solo pochi fedeli possono partecipare alla vita sacramentale. Nel Paese, pertanto, molte comunità sono guidate da catechisti. Per impedire che la vita religiosa si fermi, dobbiamo investire nella formazione sacerdotale.
Servizio nei campi profughi
Ci desta grande preoccupazione anche la condizione umanitaria precaria nei campi profughi che sorgono a 80 km a sud di Kosti. Il vescovo ausiliare di Karthum ci ha così pregati di sostenere l’attività di un sacerdote e di tre religiose che, al momento, si occupano della pastorale dei rifugiati provenienti dal Sudan meridionale in sei campi.